ZERO WASTE, MORE CARE

L’ultima edizione di Cosmoprof Bologna, con oltre 250.000 visitatori da tutto il mondo, ha dimostrato che l’industria della bellezza ha lasciato finalmente alle spalle i mesi bui della pandemia ed è pronta ad affrontare nuove sfide. Cosmopack, sul versante del packaging, ha visto protagonista assoluta la sostenibilità, con soluzioni refill e ‘zero waste’, proposte che puntano sul riciclo a quelle che utilizzano materiali di origine biologica o biodegradabili, dimostrando che è questa la vera sfida – nonché il banco di prova - delle aziende. Se i consumatori sono sempre più orientati verso quei brand che fanno della sostenibilità una priorità e sono sempre più attenti al green-washing, da parte di tutti gli attori della filiera occorrono risposte concrete e un ripensamento dei prodotti in un’ottica di circolarità.

Per raggiungere lo ‘zero waste beauty’ va considerato l’intero ciclo di vita del prodotto e il design dev’essere studiato con l’obiettivo di minimizzare i rifiuti lungo l’intera filiera, senza dimenticare funzionalità, l’estetica e la praticità, elementi trainanti della domanda.

 

EROGATORI E ACCESSORI ECO-FRIENDLY

In tema di sostenibilità sempre più attenzione viene dedicata anche agli erogatori e agli accessori. Erogatori, spray, dropper, pompe, sono protagonisti di un rinnovamento che ha come focus la riduzione dell’impatto sull’ambiente.

E le ultime proposte di Lumson, come il nuovo Eco Dropper, incarnano appieno questo trend.

Eco Dropper si inserisce nel filone dell’eco-conscious beauty promuovendo un consumo ‘responsabile, sostenibile e consapevole’. Lumson, infatti, vuole fare la propria parte per ‘guidare il consumatore verso un uso consapevole delle risorse e verso un comportamento più responsabile e informato nei confronti del riciclo”. 

Eco Dropper nasce con l’obiettivo di coniugare la funzione tecnica, le performance e la facilità d’uso con l’attenzione all’ambiente. Obiettivo mantenuto perché, pur essendo realizzato in solo materiale per favorire il riciclo a fine vita, il contagocce mantiene le stesse performance e la stessa facilità d’uso dei dropper ‘tradizionali’.

Collar e tige sono realizzati in PP mentre il gommino in poliolefine, un particolare elastomero compatibile con la filiera di riciclo del PP. Una soluzione che semplifica il riciclo a fine vita perché, in questo modo, tutti i componenti posso essere veicolati lungo la stessa catena. E per un packaging 100% sostenibile, Eco Dropper può essere abbinato ai flaconi in vetro PCR.

A confermare la sostenibilità di questa novità è un'analisi SPICE: confrontando un contagocce standard con gommino in TPE, collar in UREA e tige in vetro con il nuovo dropper monomateriale, risulta che le emissioni di CO2 per la produzione di quest’ultimo sono inferiori del 29%, mentre il single score aggregato è pari a -39%.

 

XPAPER, IL RIVOLUZIONARIO AIRLESS IN CARTA CON POUCH

Un’altra soluzione che incarna il nuovo filone della sostenibilità e che rappresenta uno dei packaging più innovativi lanciati sul mercato negli ultimi anni è XPaper, l’airless in carta (FSC) completamente riciclabile, progettato da Lumson S.p.A e realizzato in collaborazione con Pusterla 1880. Espressione di eco-design, combina la tecnologia airless con una pouch multistrato che garantisce la massima integrità delle formule (skincare o make-up) all’interno. E il riciclo è semplicissimo! Una volta finito il prodotto, il flacone in carta e la pompa in plastica possono essere facilmente separati e veicolati lungo la corretta catena di riciclo. Personalizzabile secondo i desideri e l’identità del brand, questo airless si caratterizza anche per la sua estrema sostenibilità. I numeri lo confermano: confrontando XPaper da 50ml con un airless di pari capacità in PET si ottiene una riduzione del peso del 50%; una riduzione delle emissioni di CO2 in fase di produzione del 34% e una diminuzione dell’uso della plastica del 47%*.

 

*Da un’analisi SPICE condotta confrontando XPAPER da 50ml e un airless Lumson in PET della stessa dimensione, è risultato che il punteggio singolo aggregato era -65% e -92% nell’uso di risorse, minerali e metalli.


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