IL MOMENTO D'ORO DEL BEAUTY

Per il beauty è sicuramente un ‘momento d’oro’ – per i prossimi anni è attesa una forte crescita e un valore per il comparto di 580 miliardi entro il 2027 - ma per continuare a crescere le aziende dovranno riflettere i cambiamenti in atto nel comportamento dei consumatori.  Un sondaggio condotto dalla società di consulenza McKinsey, che ha coinvolto consumatori di quattro generazioni diverse in sei diversi paesi (USA, Cina, UK, Germania e Italia), ha rivelato che più della metà degli intervistati per la propria beauty routine utilizza abitualmente almeno un paio di marchi diversi, mentre un terzo arriva ad usare cinque o più brand e se il 40% è fedele al proprio marchio, il 60% cambia prodotti almeno dopo 6 mesi. Il trend è chiaro: all’interno delle varie categorie i consumatori diversificano, sperimentano, cercano novità e brand ‘specializzati’ in grado di dare una risposta mirata alle loro esigenze. Data l’apertura dei consumatori a provare cose nuove, le opportunità di categoria si stanno evolvendo e per il beauty si potrebbero aprire strade di crescita completamente nuove, in cui bellezza e benessere si intrecciano. 

In tutti i casi, la sostenibilità resta una priorità assoluta per molti consumatori. Con tutte le sfumature che il concetto di sostenibilità può avere. Quando McKinsey ha chiesto ai consumatori quali aspetti della sostenibilità contassero di più nella scelta di un prodotto, le risposte sono state: l'assenza di ingredienti che danneggiano l'ambiente, formule naturali al 100% e produzione cruelty-free e non sottoposta a test animali. Interessante notare che, a seconda del paese di provenienza, c’erano delle differenze nelle risposte fornite dagli intervistati sulle strategie che le marche devono adottare: gli intervistati cinesi ponevano maggiore enfasi su ingredienti naturali e rispettosi dell'ambiente manifatturiero, mentre quelli collocati in Occidente un alto valore per la produzione cruelty-free.

Nel complesso, l’attenzione alla sostenibilità è più rivelante tra i Millennials e la Gen-Z, con più della metà degli intervistati che dichiarano di essere disposti a pagare di più prodotti di bellezza di un marchio sostenibile. Un altro elemento chiave nel futuro del beauty è rappresentato dalla Generazione Z. Questa generazione entro il 2030 rappresenterà circa un quarto della popolazione mondiale e avrà un’enorme influenza sul settore grazie alla sua capacità di usare i canali social per esprimere antipatie e simpatie, per influenzare le generazioni più anziane e per stravolgere le idee più radicate. 



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