Attenzione alla salute, skinification, attenzione all’heritage del prodotto e background scientifico sono gli elementi che faranno da sfondo al mondo hair care nei prossimi anni. Un mercato in forte ascesa, secondo solo allo skincare, con un CAGR del +4,8% tra il 2020- 23 per un valore prossimo ai 12 Mrd di dollari. Un mercato che, secondo Euromonitor, oggi vale 613 Miliardi di dollari tra shampoo & conditioner (38%), prodotti per l’hair styling (24%), colorazioni (22%) e trattamenti (16%).
Con i consumatori sempre più alla ricerca di un cuoio capelluto e di capelli sani, c’è una crescente attenzione verso gli ingredienti impiegati nelle formulazioni e nei rituali di bellezza come il CBD, i biotici pre-pro-post e la cheratina.
Secondo Beautystreams, per il futuro gli occhi saranno puntati su attivi utili a ripristinare la pigmentazione dei capelli, su soluzioni per rallentare il processo di ingrigimento dei capelli e su ingredienti che si ricollegano a rituali ancestrali e che rendono omaggio a culture secolari.
Anche i confini fra i vari canali si stanno facendo sempre più sottili, grazie all’arrivo di una nuova generazione di marchi per la cura dei capelli DTC (direct-to-consumer). Questo movimento, amplificato dalla chiusura forzata dei saloni durante la pandemia di COVID-19, ha portato i consumatori a impegnarsi maggiormente nella cura dei propri capelli a casa e ad interessarsi a prodotti olistici, ricchi di benefici per la salute e il benessere.
NUOVI INGREDIENTI E NUOVE ROUTINE DI BELLEZZA
Oltre all’impiego di attivi propri del mondo skin nei prodotti e nei rituali per i capelli e il cuoio capelluto, come acido ialuronico, salicilico e niacinamide (Vitamina B3), sulla scorta di quanto successo in Oriente, soprattutto in Giappone, dove da oltre un decennio spopolano i prodotti che agiscono sul benessere del cuoio capelluto, sta crescendo anche da noi l’interesse verso i prodotti e i brand che aiutano a ripristinare la barriera cutanea, donano idratazione e riparano dai danni causati da trattamenti fisici e chimici.
I prodotti premium per la cura del cuoio capelluto e dei capelli sono diventati un segmento di mercato molto dinamico, guidato dalla skinificazione della cura dei capelli: come già accaduto tra skincare e make-up, anche nel mondo haircare si sta assistendo ad una profonda commistione tra cura della pelle e cura dei capelli.
Se formule sofisticate e ingredienti ispirati alla cura della pelle e orientati ai risultati sono il mainstream, le nuove routine di bellezza prevedono l’impiego di prodotti specifici e ultra- performanti, come sieri leggeri e senza risciacquo per modellare, riparare e nutrire; scrub che purificano il cuoio capelluto e liberano l’area da sebo in eccesso, polvere, pollini e inquinamento e trattamenti giornalieri, come creme e lozioni, che aiutano a nutrire e proteggono la cute dall’inquinamento ambientale e dagli agenti esterni, come smog e raggi UV.
La conferma arriva dal mercato: secondo Reportlinker il mercato mondiale dei prodotti per capelli e cuoio capelluto raggiungerà i 121 Mrd entro il 2027 con un CAGR del 6,3%. A crescere non sono solo i prodotti con attivi naturali e bio - i brand clean coprono ormai il 25% del mercato, 5 punti percentuali in più rispetto al 2021 – ma anche quelli che agiscono sul cuoio capelluto, che tra il 2023-27 copriranno il 15% dei nuovi lanci. Nel gennaio 2023, Spate riportava che le ricerche su prodotti per il cuoio capelluto erano cresciute del 28% anno su anno.
PACKAGING ECOLOGICI
Con l’ansia ecologica al suo apice, la trasparenza, l’approvvigionamento etico, gli imballaggi con rifiuti minimi, le pratiche sostenibili sono diventate una priorità per i consumatori. Ciò sta spingendo i marchi di prodotti per la cura dei capelli a innovare con prodotti che fanno bene al pianeta, senza sacrificare le prestazioni. Un trend che ha spinto le aziende a sviluppare nuove soluzioni refill, concentrate o solide che permettono di risparmiare acqua e che spingono il consumatore ad adottare buone pratiche di consumo.