BEAUTY: IL FUTURO CHE VERRA'

Un recente studio dedicato all’industria cosmetica realizzato da McKinsey & Company, multinazionale di consulenza strategica, ha stimato che tra il 2022 e il 2027 l’e-commerce crescerà del 12% annuo e nel 2027 rappresenterà un quarto delle vendite complessive di prodotti beauty. La crescita dei canali digitali mette in luce quanto sia importante per i brand essere riconoscibili sul mercato: un processo che passa attraverso la condivisione di valori e tratti distintivi – uno su tutti, il packaging. 

I consumatori a cui guardare con maggiore attenzione per il futuro sono i nati tra i medio-tardi anni '90 del ventesimo secolo e i primi anni 2010, la cosiddetta Gen Z. Secondo lo studio di McKinsey & Company, entro il 2023 la Gen-Z rappresenterà un quarto della popolazione mondiale, con un potere di spesa fino a 33 trilioni di dollari. La loro familiarità con le tecnologie digital e il loro rapporto con i social implica da parte delle aziende un approccio diverso: questi consumatori, i primi veri nativi digitali, sono sempre più attenti ai contenuti veicolati dagli influencer, non solo attori e celebrity ma personaggi popolari sui social network e molto seguiti dai media, con i quali condividono ideali e difficoltà. 

L’INFLUENZA DELLA GEN Z SU PRODOTTI E MERCATI
Prima che il decennio sia finito, i 427 miliardi di dollari dell’industria della bellezza saranno rimodellati intorno ad una nuova gamma di prodotti e di mercati. A fare da sprone al cambiamento saranno i consumatori, in particolare le generazioni più giovani, con le loro definizioni di bellezza, di sostenibilità e di cura di sé. Sempre meno influenzati da un concetto di bellezza legato alla perfezione estetica, i consumatori del futuro sono alla ricerca di marchi e prodotti con un approccio olistico, che puntano sull’autostima, sull’accettazione e sul benessere psico-fisico, piuttosto che su una bellezza stereotipata. La conferma arriva dai numeri: il wellness oggi vale 1.500 miliardi di dollari, con una previsione di crescita annua nel prossimo quinquennio del 10%. Che cosa significa tutto ciò? Che nel futuro aumenteranno i prodotti di bellezza con ingredienti innovativi, trattamenti e proposte che abbatteranno tabù, come la sessualità o la disabilità, e apriranno le porte ad una nuova dimensione della bellezza più inclusiva e universale. 

La conferma di questi scenari arriva anche da un recente studio condotto da Kantar, società di consulenza leader a livello mondiale. Nel rapporto “The power of inclusive portrayal in advertisting” Kantar identifica tre filoni che, partendo dai need dei consumatori, orienteranno i brand in futuro: beauty from within, sustainabilia e the digital ecosystem.

Mentre ‘Beauty from within’ identifica la tendenza dei consumatori a cercare trasparenza da parte dei brand e prodotti che si prendano cura del loro aspetto ma anche della loro salute; sustinabilia pone l’attenzione sul tema della sostenibilità che, in questo settore, non è solo legato all’ambiente ma anche all’inclusività e infine the digital ecosystem: il futuro dei brand dipende dalla capacità di connettersi emotivamente con i consumatori. La fiducia è legata con l’equity del brand, come lo dimostrano i dati Kantar BrandZ. Quindi anche con l’AR e Metaverso i brand devono avere chiari questi aspetti che determinano la loro crescita oggi e domani. 


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