SkinTok tra trend e verità: quando la skincare diventa virale, ma servono esperti.
Trend, Verità, Competenza
Non è più un mistero, ormai: è dai social che partono spesso le nuove tendenze ed è anche da lì che, altrettanto spesso, arrivano fake news e miti da sfatare. Se a dettare le regole sono gli algoritmi, il rischio è che i contenuti più popolari non siano pratiche sicure o scientificamente valide, ma quelli più indicizzati. Sono gli algoritmi, infatti, a determinare chi vede cosa e con quale velocità, spostando il potere dalla competenza alla visibilità.
L’ultimo, ma solo in ordine di tempo, è l’hashtag #SkinTok che ha superato 80 miliardi di visualizzazioni a livello globale. L’hashtag su TikTok offre contenuti sulla cura della pelle, dalle tendenze virali ai consigli più scientifici, e una comunità eterogenea – ne fanno parte esperti come dermatologi e chirurghi, ma anche influencer, creator e semplici appassionati - focalizzata su routine, prodotti e tecniche di cura della pelle e trucco. Un fenomeno che coinvolge sia esperti che utenti comuni e che rende sempre più importante saper distinguere tra consigli qualificati e pubblicità.
I numeri parlano chiaro: secondo il National Library of Medicine, il 51 % delle donne scopre nuovi prodotti tramite le piattaforme digitali, e nel 91,3 % dei casi la fiducia nelle informazioni cosmetiche è guidata dalla presentazione visiva dei contenuti. Sempre più spesso, sui social, scienza e narrazione si confondono in uno storytelling che combina contenuti narrativi, scientifici e trend virali. Una pratica pericolosa, che rende sempre più labile il confine fra ‘science’ e ‘fake’ ed espone gli utenti a potenziali rischi per la salute.
Accanto ai ‘fuffa guru’, per fortuna, esistono anche professionisti che utilizzano i social come un “laboratorio educativo”: un’agorà virtuale dove spiegare in modo chiaro e scientifico il perché di certe pratiche cosmetiche, contribuendo a ridurre il rischio di disinformazione. Il Dott. Paolo Piazzetta, chimico specializzato in sistemi biologici complessi e Top 50 Pioniere della Longevità 2025, è uno di loro: il chimico ha saputo tradurre la scienza cosmetica in un linguaggio diretto, accessibile ma senza perdere rigore, sfatando miti virali e riportando chiarezza su principi attivi e formule.
“I contenuti virali generano curiosità”, commenta Piazzetta, “ma la credibilità si costruisce quando spieghi perché quel cosmetico funziona o meno. Quando un video prende il posto di un consulto, l’algoritmo diventa il medico: la mia sfida è portare la competenza dentro il flusso social senza però sostituire il consulto medico specialistico”. In un contesto dove la pelle diventa contenuto e la città è il palcoscenico, la skincare si trasforma in fenomeno culturale ed educativo, dove visibilità, credibilità e valore reale si incontrano. Il messaggio è chiaro: la competenza paga nel lungo termine, anche quando il trend corre più veloce dell’esperto.